Relatore/Relatrice


Gloriana Rangone

Responsabile servizio clinico C.T.A. e co-direttore scuola di specializzazione in psicoterapia IRIS, Milano

BIOGRAFIA

Psicologa e psicoterapeuta, è responsabile del servizio clinico del CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza) associato CISMAI e co-direttore della scuola di specializzazione in psicoterapia IRIS (Insegnamento e Ricerca Individuo e Sistemi) di Milano. Ha sviluppato una specifica competenza nell’ambito del trattamento di adolescenti cresciuti in contesti avversi, caratterizzati da gravi trascuratezze, maltrattamenti e violenza intrafamiliare, all’interno di una prospettiva che valorizza il contributo degli adulti protettivi (caregiver naturali o sostituti, educatori, insegnanti). Ha inoltre una lunga esperienza in qualità di supervisore di servizi di tutela. 

 

Attività


QT3 - La guerra è in casa: professionisti della tutela di fronte alle separazioni conflittuali

Introduce e coordina: Daniela Malvestiti (Gruppo di Ricerca "Relational Social Work" Università Cattolica di Milano)

 

  • Quali sono i punti critici dell'intervento nelle situazioni di violenza di genere?

Micaela Crisma (Psicologa e psicoterapeuta,Trieste)

  • Quali sono le difficoltà che gli operatori della tutela minori incontrano di fronte al conflitto in famiglia?

Gloriana Rangone (Responsabile servizio clinico C.T.A, Milano)

  • Quale collaborazione tra avvocati di famiglia e operatori di aiuto?

Simona Ardesi (Avvocato, Università Cattolica di Brescia)

Relatori: Gloriana Rangone , Micaela Crisma , Simona Ardesi , Daniela Malvestiti

Gloriana

Rangone

Micaela

Crisma

Simona

Ardesi

Daniela

Malvestiti

1. La sfida dell'interprofessionalità: confini e collaborazioni tra psicologi e assistenti sociali

A fronte di situazioni così delicate e complesse come quelle di tutela minorile, parrebbe scontato che un intervento integrato – psicologico e sociale – adeguatamente sostenuto dalla magistratura, sia non solo il più indicato, ma anche l’unico che permetta di comprendere e aiutare bambini, ragazzi e famiglie. Tuttavia, all’interno dei Servizi per la tutela dei minori questa sinergia non sempre risulta essere scontata e di semplice realizzazione. Spesso le collaborazioni sono complesse, non solo tra operatori e famiglie ma anche tra gli stessi professionisti, rendendo difficile rispondere a queste domande: quali sono le competenze dell’assistente sociale? Cosa dovrebbe fare uno psicologo? A chi spetta incontrare i bambini e ragazzi, fare visite domiciliari, dialogare con professionisti di Servizi esterni? Considerando la pratica operativa, talvolta il dialogo tra le due figure è talmente intenso che un osservatore esterno farebbe fatica a distinguere i due profili professionali, talaltra gli interventi appaiono giustapposti e scarsamente integrati. Come è possibile riconoscersi reciprocamente e collaborare efficacemente senza perdere la specificità della propria professione? Fino a che punto assistenti sociali e psicologi possono flettere i rispettivi ruoli senza depotenziarsi, senza perdere di efficacia o di autorevolezza? Il simposio si propone di discutere, con il coinvolgimento dei partecipanti, questi delicati temi con l’obiettivo di delineare prospettive di collaborazione tra psicologi e assistenti sociali che, valorizzando differenze di ruolo e di competenze, si costituiscano come efficace risorsa di aiuto per lavorare con bambini, ragazzi e genitori.

Relatori: Gloriana Rangone , Elena Cabiati

Gloriana

Rangone

Elena

Cabiati