Relatore/Relatrice


Clelia Bartoli

Ricercatrice e docente di Diritti Umani, Università di Palermo

Ricercatrice e docente di Diritti Umani presso l’università di Palermo. Già esperta per le politiche di inclusione presso il Ministero per l’Integrazione. Ha fondato con un gruppo di giovani rifugiati “Giocherenda” una start-up che inventa e costruisce giochi per la condivisione e la narrazione. Ha ideato Polipolis: una sperimentazione educativa dedicata ai minori stranieri non accompagnati presso il CPIA Palermo 1. Responsabile per l’Italia dell’«Heroic Imagination Project», un percorso di educazione alla resilienza ideato da Philip Zimbardo e indicato nel 2016 come uno degli interventi educativi più innovativi in Italia. Tra i suoi libri: Legal clinics in Europe. For a commitment of higher education in social justice (2016); Razzisti per legge. L’Italia che discrimina (2012); La teoria della subalternità e il caso dei dalit in India (2008); le curatele: Donne migranti e richiedenti asilo in Sicilia (2010); Sull’universalità dei diritti umani (2003).

Attività


Ragazzi sconfinati e una scuola che schiuda - CLELIA BARTOLI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Esiste una parola araba per definire i giovani che si mettono in viaggio in cerca di una vita nuova: "harraga". Letteralmente significa colui che “brucia” le frontiere.
In effetti, i ragazzi e le ragazze "harraga" hanno mandato in fumo barriere di ogni sorta: hanno battuto territori impervi - deserti, mari e montagne; hanno oltrepassato dogane, aggirato posti di blocco, scavalcato recinti; ma hanno anche messo alla prova i propri limiti mentali, misurandosi con traumi e paure, distanze linguistiche, culturali e sociali. Hanno provato il duro impatto con leggi fortezza e ciniche burocrazie, saggiando non di rado indifferenza e disprezzo.
Questi giovani “sconfinati”, una volta giunti in Europa, si ritrovano, però, molto spesso “confinati” in strutture segregate e chiuse, a causa di un sistema di gestione dell’immigrazione che tende ad escludere anziché integrare.
Così la congrega degli harraga" pone alla scuola e alla società italiana una sfida: sei capace di schiuderti e di crescere e far crescere coloro che pensano alle frontiere come davvero sono, un arbitrario costrutto umano labile e valicabile?
L’intervento alternerà riflessioni filosofiche e pratiche quotidiane, portando ad esempio la storia dei "Giocherenda": un gruppo di giovani rifugiati, da meno di due anni in Sicilia, sta insegnando ai ragazzi palermitani dello Zen e di altre periferie difficili come non sentirsi stranieri in una città che li emargina.

Relatori: Clelia Bartoli

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Bibliografia