Relatore/Relatrice


Daniela Lucangeli

Università di Padova

Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova, nel 1997 ha conseguito il PhD internazionale in Psicologia presso l’Università di Leiden. Sempre presso l’Università degli Studi di Padova è professore ordinario in Psicologia dell’Educazione e dello Sviluppo dal 2005.

Presidente dell’Accademia Mondiale delle Scienze in Learning Disabilities (International Academy for Research in Learning Disabilities – IARLD), Sessione Sviluppo dal 2015, è inoltre presidente Nazionale CNIS (Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati e la ricerca sulle situazioni di Handicap), oltre che presidente del Comitato Scientifico del Polo di Apprendimento e socia di numerose associazioni scientifiche internazionali e nazionali nell’ambito del Developmental Sciences.

Prorettrice con delega all’orientamento e tutorato per l’Università degli Studi di Padova per la continuità formativa Scuola-Università-Lavoro, dal 2007 ad oggi, è inoltre autrice di diverse pubblicazioni di ricerca su riviste peer-reviewed e di diversi libri e capitoli di libri.

Attività


Una scuola per i bambini - DANIELA LUCANGELI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

È tempo che la scuola, e a maggior ragione il nido e l’infanzia, si adattino ai bisogni di ogni singolo bambino che inizi un percorso educativo-scolastico. Se siamo in grado di percepire nido e scuola dell’infanzia come ambienti educativi ed affettivi, dobbiamo pensarli in un modo nuovo.
Il modello che verrà presentato sarà motivazionale di potenziamento attraverso sistemi di aiuto che non sostituiscono e non ingozzano, attraverso la spiegazione di tre tipologie di laboratorio didattico:  

  1. DIRE: attività relative al linguaggio verbale e non verbale, compresa la lingua inglese, la musica e le attività grafico pittoriche;
  2. FARE: attività di manipolazione. Sarà anche il laboratorio del pensare e pertanto saranno svolte attività relative alla cosmologia, all’etiologia, alla logica e alla matematica al pensiero filosofico; 
  3. BACIARE: sviluppo dell’area emotivo-affettivo-relazionale, con attività di travestimenti-concentrazione-rilassamento.

La Pedagogia che si utilizza è quella dell’incoraggiamento, dell’accoglienza anche fisica: un sorriso, una carezza, una parola possono motivare il bambino a fare ciò che da solo non farebbe mai (Bandura, 2015; Malka Magalit, 2010). Chi aiuta il bambino cambia il potenziale di sviluppo, per farlo è fondamentale saper cosa significa aiutare e come si aiuta.

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallLucangeli

 

Relatori: Daniela Lucangeli

Daniela

Lucangeli